La Vallata di Santa Vittoria (Sestri Levante-GE) è stata una delle aree fulcro della Resistenza del Tigullio.
Fra le vicende più conosciute quella dell’uccisione di Rodolfo Zelasco “Barba” che si incrocia con quella di Gian Piero Civati, Caporale della Monterosa, entrambi fucilati e sommariamente sepolti nei pressi della Miniera di Libiola il 5 Dicembre 1944.
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Luogo dell’uccisione del Partigiano Rodolfo Zelasco dove “Barba” era spirato <<< Inizialmente era stata posta una croce di legno deterioratasi poi col passare degli anni, cosi’ alcuni abitanti di Libiola e di Montedomenico, di loro iniziativa, l’hanno poi sostituita con una piccola stele di marmo bianco con scolpito sopra il nome e le date di nascita e di morte.
A seguito di questi eventi, Zelasco diede il nome all’omonima Brigata facente parte della Divisione “Coduri”.
Sempre in questa vallata sono presenti altri luoghi della Resistenza come la Lapide Berisso Mario “Battolla”, barbaramente ucciso qui dalle Brigate nere dopo inaudite sevizie il 9 Aprile 1945.
L’edicola in località Zarello in ricordo dei 6 Alpini della Monterosa che si rifiutarono di combattere contro i Partigiani.
La lapide dei Partigiani fucilati per rappresaglia in località Pino a Santa Margherita di Fossa Lupara.