Genova 25 Aprile 1945, la Storia dell’Atto di resa delle forze tedesche

Genova, città medaglia d’oro al valor militare per la Guerra di Liberazione. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la neonata Repubblica Italiana sentì «l’obbligo di segnalare come degni di pubblico onore gli autori di atti di eroismo militare», ricompensando, con delle decorazioni al valor militare, non solo i singoli combattenti, ma anche quelle istituzioni territoriali come la città di Genova alla quale fu riconosciuto un ruolo di rilievo nella lotta di Resistenza.

 L’atto di resa fu firmato a Villa Migone nel quartiere di Genova S.Fruttuoso, e la copia originale si trova custodita all’interno della villa. La presenza del Cardinale Boetto, intermediario tra le parti belligeranti, influì sulla scelta di Villa Migone quale sede della firma del trattato di pace tra CNL Ligure e truppe tedesche. Un altro motivo che indusse a scegliere il luogo per un evento così importante fu il fatto che, all’epoca, la Villa aveva ben tre accessi differenti e, quindi, in caso di problemi nel corso delle trattative, i contendenti e gli intermediari avrebbero avuto una via di fuga ciascuno.

La delegazione italiana era formata dal Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale Remo Scappini, dal dott. Giovanni Savoretti, dall’avv. Errico Martino e dal maggiore della piazza di Genova Mauro Aloni; quella tedesca era capeggiata dal comandante in capo delle truppe tedesche in Liguria generale Gunther Meinhold accompagnato dal suo vice, capitano H. Asmus e dal sergente Pohl, cha aveva anche funzione di interprete. Le trattative cominciarono alle 9 del mattino del 25 aprile 1945 e si protrassero per tutta la giornata; finalmente, alle ore 19,30, l’atto di resa, stilato in quattro copie, venne firmato dai presenti.

Qui di seguito il testo dell’atto che fu scritto in lingua italiana e tedesca:

“In Genova il giorno 25 aprile 1945 alle ore 19:30, tra il sig. Generale Meinhold, quale Comandante delle Forze Armate Germaniche del settore Meinhold, assistito dal Capitano Asmus, Capo di Stato Maggiore, da una parte; il Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale per la Liguria, sig. Remo Scappini, assistito dall’avv. Errico Martino e dott. Giovanni Savoretti, membri del Comitato di Liberazione Nazionale per la Liguria e dal Maggiore Mauro Aloni, Comandante della Piazza di Genova, dall’altra; è stato convenuto:

Tutte le Forze Armate Germaniche di terra e di mare alle dipendenze del sig. Generale Meinhold SI ARRENDONO alle Forze Armate del Corpo Volontari della Libertà alle dipendenze del Comando Militare per la Liguria;
la resa avviene mediante presentazione ai reparti partigiani più vicini con le consuete modalità e in primo luogo con la consegna delle armi;
il Comitato di Liberazione Nazionale per la Liguria si impegna ad usare ai prigionieri il trattamento secondo le leggi internazionali, con particolare riguardo alla loro proprietà personale e alle condizioni di internamento;
il Comitato di Liberazione Nazionale per la Liguria si riserva di consegnare i prigionieri al Comando Alleato anglo-Americano operante in Italia”

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Pubblicato da Matteo Brugnoli

Maritime Consultant